3 DICEMBRE 2019
Dall’articolo 8 della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità:
“Gli Stati Parti si impegnano ad adottare misure immediate, efficaci ed appropriate allo scopo di…promuovere la consapevolezza sulle capacità e i contributi delle persone con disabilità. Nel quadro delle misure che prendono a questo fine, gli Stati Parti: a) Avviano e danno continuità ad efficaci campagne pubbliche di sensibilizzazione in vista di:
1. favorire un atteggiamento recettivo verso i diritti delle persone con disabilità;
2. promuovere una percezione positiva ed una maggiore consapevolezza sociale nei confronti delle persone con disabilità;
3. promuovere il riconoscimento delle capacità, dei meriti e delle attitudini delle persone con disabilità, ed il loro contributo nei luoghi di lavoro e nel mercato lavorativo”
Atteggiamento recettivo, percezione positiva, riconoscimento di capacità, meriti, attitudini… è questo che la rete Aures, attraverso il progetto Book box, vuole promuovere all’interno del contesto sociale della Bassa Bresciana, al fine di garantire ai ragazzi dei servizi della Rete di svolgere attività occupazionali ad alto valore inclusivo, oltre che sensibilizzare, promuovere e incentivare, nella società, una cultura di avvicinamento alla condizione della disabilità.
Il progetto Book box è nato nel 2013 da un’idea di Marilena Zacchini e, come progetto pilota, è stato avviato a Firenze dall’Associazione Autismo Firenze Onlus in collaborazione con l’ASL 10 di Firenze. Nel 2015 si è replicato anche a Piacenza e ha successivamente assunto carattere nazionale diffondendosi in molte zone d’Italia come Milano, Cremona, Torino, Novara, Trento, Savona, Lucca e Brescia.
Rete Aures ha attivato questo progetto e sono già presenti alcune postazioni Dona un libro, dove è possibile “donare” libri per bambini, ragazzi e adulti che verranno poi esposti nelle librerie Book box:
Inoltre, dal 10 al 18 dicembre, verranno inaugurate quattro postazioni “Adotta un book box”: